San Paolo VI e la Vergine Maria

Discorsi – Omelie – Scritti con tema mariano

I Santuari luoghi di preghiera
per i problemi delle loro Nazioni

Questo era il programma diventato abitudine delle persone pie e delle comunità devote, lasciato sempre alla libera iniziativa della religiosità del popolo fedele. Nella nostra recente Esortazione Apostolica per il retto ordinamento e per l’incremento del culto della beata Vergine (è del 2 febbraio scorso), noi abbiamo cercato di richiamare la devozione alla Madre di Cristo ai suoi fondamenti biblici e teologici, e alle sue norme liturgiche, ufficiali, per tutta la Chiesa, tanto è importante avere idee vere e chiare, ed espressioni autentiche e nobili circa questa parte tanto importante della nostra vita religiosa, tutta incentrata, come si sa, sul mistero di Cristo.

Noi abbiamo ancora una volta riaffermato il valore pastorale del culto a Maria santissima, e ricordato come Ella abbia nel disegno divino della nostra salvezza una missione specialissima, che ci obbliga alla sua venerazione e alla sua imitazione, e ci autorizza a riporre nella sua materna intercessione la nostra particolare fiducia.

Sì, Maria è operante nella sua celeste beatitudine, per la sua prevalente carità nella comunione dei Santi, in nostro favore; conosce ed ascolta le nostre invocazioni.
Questa fiducia apre ora davanti a noi il panorama del mondo, dove le scene di più urgente interesse ispirano la nostra preghiera alla Madre di Cristo, alla Madre della Chiesa, alla Regina della pace, all’aiuto dei cristiani, alla consolatrice degli afflitti, alla ispiratrice della superna Sapienza.

E allora invitiamo anche voi, Figli carissimi, a fare coro con noi nel chiedere il suo amoroso intervento presso Gesù Salvatore, diciamo ad esempio, per i Luoghi Santi, da noi tutti prediletti, e per tutto il Medio Oriente, dove speriamo si possano comporre in questi giorni i gravi e complicati conflitti; poi la Madonna, che a Lourdes ha un suo santuario privilegiato, noi la invocheremo per le competizioni elettorali odierne nella Francia; invocheremo la Madonna di Fatima per la soluzione dei problemi ora aperti in Portogallo; la Madonna onorata a S. Maria Maggiore, nei Santuari di Oropa, di Loreto e di Pompei per la pace religiosa in Italia; la Madonna di Czestochowa per la Polonia cattolica, che vi festeggia in questi giorni particolari solennità in onore di Maria Santissima; la Madonna invocata a Guadalupe, o all’Aparecida o a Washington per il vero benessere dei Paesi che si gloriano di questi loro Santuari mariani; e poi per tutti i Paesi che nei propri Santuari dedicati alla Vergine, ne invocano la protezione, ne seguono gli esempi, ne professano la fede, e ne scoprono gli aspetti che danno al culto mariano un incomparabile incentivo alla difesa della Donna del tempo nostro, nella sua intangibile dignità e nella sua moderna vocazione spirituale e sociale.

Diciamo dunque insieme: Regina Caeli laetare, alleluia!

(Città del Vaticano – ANGELUS del 05/05/1974 – Rif. Vol. XII(1974),398-399)

Discorso ai minatori

Eccellenza, confratelli e figli carissimi.

Raccogliamo in un istante di silenzio che quasi sembra imposto dall’incombere di questa montagna sopra di noi, raccogliamo un istante i nostri spiriti e pensiamo quale sia il motivo, quale il mistero che qui in questo momento ci raduna.

È il mistero della Assunzione di Maria.

Pensate un momento: quando voi avete in mano la vostra lampada e la tenete rasente a terra, al pavimento, spande una sua luce radente ma che non arriva ad illuminare le altezze e non è vista da lontano. La sua luce inciampa subito in ciò che la circonda, è circoscritta dagli oggetti che le sono vicini: poi voi la innalzate e la portate sopra la testa delle persone circostanti e se potete la mettete anche più alta.

Cosa succede?  Succede che la luce che era nascosta viene in evidenza ed allora, quasi automaticamente, gli sguardi di tutti si concentrano verso questo polo luminoso e guardano e vedono la bellezza della luce.

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Udienza Generale di Paolo VI

Mercoledì, 8 settembre 1965

Diletti Figli e Figlie!

La vostra venuta coincide oggi con una festa cara alla Chiesa e alla pietà mariana: la natività di Maria Santissima. Questa coincidenza Ci obbliga a raccomandare a voi, che desiderate avere da questo incontro qualche impulso spirituale conforme al pensiero della Chiesa nel momento presente, di onorare la Madonna con le vostre preghiere durante questi giorni precedenti alla ripresa finale del Concilio ecumenico, e poi anche durante lo svolgimento del Concilio stesso.

Il perché è chiaro. Abbiamo esortato tutti a pregare per tale scopo; e siamo abituati, noi cattolici, a inserire sempre nelle nostre implorazioni un ricorso all’intercessione di Maria, come quella che, nella sua umanissima bontà e nella sua incomparabile prossimità a Cristo mediatore d’ogni grazia, meglio le può per noi interpretare e meglio avvalorare. Quando poi la nostra orazione intende chiedere i favori divini per la santa Chiesa e per il Concilio, ragioni speciali ci spingono all’esercizio della fiducia nella Madonna, e proprio nella festa della sua natività.

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Riflessioni di Paolo VI sull’Assunzione della B. V. Maria

[…] L’Assunzione […], quasi a nostra insaputa, fissa ed esalta l’antropologia cristiana, cioè la scienza dell’uomo, nei termini più chiari e più consolanti. […] Noi ricapitoliamo, nel glorioso epilogo della vita di Maria, tutta la dottrina su la vita umana. Noi celebriamo una festa che si riferisce allo stato della vita oltre il tempo, alla vita futura; affermiamo con ciò stesso l’esistenza di questa vita futura; l’ultimo articolo del credo trova qui una sua gloriosa affermazione; […].

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Approfondimenti

Per approfondire il tema mariano in G.Battista Montini – Paolo VI si possono utilmente consultare, tra gli altri, i seguenti testi:

Giovanni Battista Montini Discorsi E ScrittiMarianiGiovanni Battista Montini
Sulla Madonna
Discorsi e scritti (1955-1963)
Istituto Paolo VI – Brescia
Edizioni Studium, Roma 1988

A. Bonetti
Beata perché hai creduto
Discorsi di Paolo VI sulla Madonna (1963,1978)
Libreria Editrice Vaticana, 1997

A. Bonetti
Ave Maria
Meditazioni di Paolo VI sui Misteri del Rosario
Grafiche Pavoniane, Brescia 1997

Paolo VI Papa Mariano
Riflessioni e preghiere del Beato Paolo VI per ogni giornoVedi depliant

Preghiere mariane di San Paolo VI

Tra gli scritti di Giovanni Battista Montini – Paolo VI ci sono anche tante preghiere alla Madonna, alcune delle quali sono state raccolte in volume.
Papa Montini, già da Arcivescovo di Milano, concludeva a volte le sue Omelie con delle preghiere a Maria. Altre preghiere le ha composte esplicitamente per ricordare avvenimenti vari: un pellegrinaggio a un santuario mariano, la consacrazione a Maria, ecc. Ne pubblichiamo alcune dalla raccolta di don Angelo Bonetti.
A Paolo VI va poi il merito di avere rilanciato la preghiera liturgica a Maria, con l’attuazione della riforma conciliare della Messa e della Liturgia delle Ore. E’ infatti nel Messale e nel Divino Ufficio che si trovano le più belle preghiere della Chiesa alla Madre di Dio.

(da A. Bonetti, “Beata perché hai creduto – discorsi e scritti di Paolo VI sulla Madonna (1963-1978)“,
Libreria Editrice Vaticana, in Appendice, pagg. 415-438)

A Maria nascente

(Nella festa della Natività di Maria, 8 settembre 1964)

Tu, o Maria, appari nel mondo
come l’arrivo dell’aurora
che precede la luce della salvezza,
Cristo Gesù,
come l’aprirsi sulla terra,
tutta coperta dal fango del peccato,
del più bel fiore che mai sia sbocciato
nel devastato giardino dell’umanità.
È, la tua,
la nascita della creatura umana
più pura
più innocente
più perfetta
più degna della definizione
che Dio stesso, creandolo,
aveva dato dell’uomo:
immagine di Dio, bellezza suprema, profonda,
così ideale nel suo essere
e nella sua forma,
e così reale
nella sua vivente espressione
da lasciarci intuire
come tale primigenia creatura
era destinata al colloquio, all’amore del suo Creatore
in una ineffabile effusione
della beatissima
e beatificante divinità.
Ciò che doveva in Eva apparire
e svanire miseramente,
per un disegno di infinita misericordia Dio
faceva rivivere in te, Maria.
Tu, Maria, sei nata
Tu, Maria, sei nostra
Tu, Maria,
restituisci a noi
la figura dell’umanità perfetta
nella tua immacolata concezione umana,
stupendamente corrispondente
alla misteriosa concezione
della mente divina
della creatura regina del mondo.
o Maria,
incantevole gaudio delle nostre anime,
non fermare a te il nostro sguardo
se non per spingerlo a guardare più avanti,
al miracolo di luce e santità e di vita
che tu annunci nascendo e recherai con te,
Cristo Signore,
il Figlio tuo,
Figlio di Dio,
dal quale tu stessa tutto ricevi.
Maria, lampada portatrice del lume divino,
porta per cui il Cielo muoverà i suoi passi
verso la terra,
Madre che offri vita umana al Verbo di Dio,
tu sei l’avvento della nostra salvezza.

Alla Madre della Chiesa

(21 novembre 1964 – Festa della Presentazione di Maria Santissima al Tempio a conclusione della III sessione del Concilio Vaticano II, promulgando la costituzione conciliare « De Ecclesia »)

Madre di Dio, Vergine Maria,
venerabile Madre della Chiesa,
a te affidiamo l’intera Chiesa
e il Concilio ecumenico.
Tu che sei chiamata con il dolce nome di
«aiuto dei vescovi»,
custodisci i pastori sacri
nello svolgimento del loro compito e sii loro vicina,
insieme ai sacerdoti, ai fratelli religiosi e ai fedeli laici,
a tutti coloro che li aiutano nel sostenere l’arduo impegno del compito pastorale.
Tu che dallo stesso Salvatore divino, tuo Figlio,
mentre moriva sulla croce sei stata affidata
quale Madre di immensa carità al discepolo che egli amava,
ricordati del popolo cristiano che a te si affida.
Ricordati di tutti i tuoi figli;
avvalora le loro preghiere con la tua forza particolare
e la tua autorità presso Dio;
mantieni integra e solida la loro fede,
rafforza la loro speranza,
fa’ risplendere la loro carità.
Ricordati di quanti sono nella povertà,
nel bisogno, nel pericolo,
soprattutto di coloro che patiscono violenze
e che per la fede cristiana sono incarcerati.
Chiedi per essi, o Vergine Maria, la fortezza d’animo
e affretta l’atteso giorno della dovuta libertà.
Rivolgi i tuoi occhi misericordiosi ai nostri fratelli separati
e fa’ che nuovamente un giorno ci riuniamo,
tu che hai generato il Cristo,
tramite e artefice dell’unità fra Dio e gli uomini.
Tempio di luce purissima e sempre splendente,
prega il tuo unigenito Figlio,
per mezzo del quale ora siamo stati riconciliati,
affinché abbia misericordia delle nostre mancanze,
allontani ogni tipo di separazione,
ci conceda la gioia di amare i fratelli.
Affidiamo al tuo Cuore immacolato,
o Vergine Madre di Dio, tutto il genere umano;
guidalo alla conoscenza di Gesù Cristo,
unico e vero Salvatore;
allontana da lui i danni
che portano con sé i peccati
e procuragli la pace
che è verità, giustizia, libertà e amore.
Concedi infine a tutta la Chiesa,
che celebra questo grande Sinodo ecumenico,
di poter cantare al Dio delle misericordie
un solenne inno di lode e di ringraziamento,
inno di gioia e di esultanza,
perché cose grandi ha fatto per te Colui che è potente,
o clemente, o pia, o dolce Vergine Maria.

A Maria aurora di salvezza

(8 settembre 1965, festa della natività di Maria)

Maria, tu sei l’annuncio
Maria, tu il preludio,
Maria, tu l’aurora, Maria, tu la vigilia,
Maria, tu la preparazione immediata,
che corona e mette termine
al secolare svolgimento
del piano divino della redenzione;
tu il traguardo della profezia,
tu la chiave d’intelligenza
dei misteriosi messaggi messianici,
tu il punto d’arrivo del pensiero di Dio,
«termine fisso d’eterno consiglio »,
come Dante si esprime.
La tua apparizione, o Maria,
nella storia del mondo
è come l’accensione d’una luce
in un ambiente oscuro;
una luce del mattino,
ancora pallida e indiretta,
ma soavissima,
ma bellissima;
la luce del mondo, Cristo,
sta per arrivare;
il destino felice dell’umanità,
la sua possibile salvezza, è ormai sicuro.
Tu, o Maria, lo porti con te.

A Maria assunta

O Maria Immacolata Assunta in cielo,
tu che vivi beatissima nella visione di Dio:
di Dio Padre che fece di te alta creatura,
di Dio Figlio che volle da te
essere generato uomo e averti sua madre,
di Dio Spirito Santo che in te
compì la concezione umana del Salvatore.
O Maria purissima
o Maria dolcissima e bellissima
o Maria donna forte e pensosa
o Maria povera e dolorosa
o Maria vergine e madre
donna umanissima come Eva più di Eva.
Vicina a Dio nella tua grazia
nei tuoi privilegi
nei tuoi misteri
nella tua missione
nella tua gloria.
O Maria assunta nella gloria di Cristo
nella perfezione completa e trasfigurata
della nostra natura umana.
O Maria porta del cielo
specchio della luce divina
santuario dell’Alleanza tra Dio e gli uomini,
lascia che le nostre anime volino dietro a te
lascia che salgano dietro il tuo radioso cammino
trasportate da una speranza che il mondo non ha
quella della beatitudine eterna.
Confortaci dal cielo o Madre pietosa
e per le tue vie
della purezza e della speranza
guidaci un giorno
all’incontro beato con te
e con il tuo divin Figlio
il nostro Salvatore Gesù.

Amen!