Tappe della vita e Pensiero di Paolo VI
Nota biografica
Questa nota biografica del B. Paolo VI vuol offrire una breve e semplice traccia degli anni e dei momenti più significativi del suo cammino terreno.
1897 – 26 settembre: Giovanni Battista Montini nasce a Concesio (Brescia).
La Provvidenza gli ha assegnato un ambiente cristianamente eccezionale:
eccezionale il luogo, Brescia, città di fermenti cristiani con una solida tradizione cattolico- culturale- sociale per esempi di vescovi, di clero, di laicato;
eccezionale la famiglia:
il padre, intellettuale serio, avvocato, giornalista, direttore del quotidiano cattolico Il Cittadino di Brescia per oltre 30 anni, aderente al Partito Popolare, deputato al Parlamento; la madre, Giuditta Alghisi, di viva pietà, di generosa dedizione, di delicato sentimento.
Fanno da contesto: i fratelli Lodovico (1896- 1990) e Francesco (1900- 1971); la nonna paterna Francesca Buffali; lo zio paterno Giuseppe; la zia paterna, nubile e rimasta in casa, Maria; e la zia paterna Elisabetta, creature di cristiana mitezza. 30 settembre: è battezzato nella chiesa parrocchiale di Concesio dall’arciprete Don Giovanni Fiorini.
1902- 1914: classi elementari e ginnasio presso il Collegio Cesare Arici di Brescia, fondato da Giuseppe Tovini e diretto dai Gesuiti.
Formazione religioso- culturale: oratorio della Pace (Filippini). Forte amicizia con padre Giulio Bevilacqua e con padre Paolo Caresana; il primo fu nominato Cardinale dall’antico discepolo.
Costituzione fisica: gracile, tuttavia, grande resistenza al lavoro.
1907 – 6 giugno: riceve la Prima Comunione e il 21 giugno la Cresima dal Vescovo di Brescia Mons. Giacomo Corna Pellegrini.
1916: consegue la licenza liceale presso il liceo statale Arnaldo da Brescia.
1916 – 1920: alunno esterno (per motivi di salute) del Seminario di Brescia.
In quel periodo dà vita al periodico studentesco La Fionda con l’amico Andrea Trebeschi.
1920 – 29 maggio: è ordinato sacerdote dal Vescovo Mons. Giacinto Gaggia nel Duomo di Brescia e il giorno dopo celebra la prima Messa nel Santuario della Madonna delle Grazie di Brescia.
1920-1924: Roma, risiede (per un anno) al Seminario Lombardo e frequenta la Facoltà di Filosofia alla Pontificia Università Gregoriana e contemporaneamente alla Facoltà di Lettere dell’Università statale.
1921: entra alla Pontificia Accademia Ecclesiastica.
1922: laurea in Diritto canonico presso la Facoltà giuridica del Seminario di Milano.
1923: addetto alla Nunziatura Apostolica di Varsavia.
Dicembre: ritorna a Roma ed è nominato Assistente Ecclesiastico del Circolo Universitario Cattolico appartenente alla FUCI.
1924: breve soggiorno a Parigi per un corso di letteratura francese.
Entra nella Segreteria di Stato in Vaticano.
1925: assistente ecclesiastico nazionale della FUCI con Igino Righetti, Presidente generale.
Periodo fecondo che darà frutti nel dopo-guerra, ma sofferto per difficoltà politiche (anni del fascismo).
1933: dimissioni per «crescenti impegni di lavoro nella Segreteria di Stato».
1937: nomina a Sostituto della Segreteria di Stato e Segretario della Cifra.
1938: accompagna ufficialmente il Cardinal Pacelli, Segretario di Stato, Legato Pontificio al Congresso Eucaristico internazionale di Budapest.
1939 -10 febbraio: morte di Pio XI. Monsignor Montini fu il primo ad essere chiamato al capezzale del morente alle ore 4 del mattino.
2 marzo: elezione a Pontefice del Cardinale Eugenio Pacelli con il nome di Pio XII.
24 agosto: radiomessaggio al mondo per scongiurare la guerra. Dalle minute degli archivi della Santa Sede si può ricostruire la parte che ebbe Montini nella stesura del radiomessaggio: «Nulla è perduto con la pace! Tutto può esserlo con la guerra! ».
Istituzione dell’Ufficio Informazioni del Vaticano per i prigionieri di guerra.
1943 – 12 gennaio: morte del padre Giorgio.
17 maggio: morte della madre Giuditta.
19 luglio: bombardamento del quartiere di San Lorenzo. E’ a fianco del Papa che uscì dal Vaticano immediatamente per raggiungere le vittime.
1951 – agosto: viaggio nell’America settentrionale e nel Canada.
1952 – 29 novembre: nominato Pro-Segretario di Stato per gli Affari Ordinari.
1954 – 1° novembre: eletto Arcivescovo di Milano, successore del Cardinal Schuster.
12 dicembre: consacrato Vescovo in San Pietro, messaggio radiofonico di Pio XII indisposto per ragioni di salute.
1955 – 6 gennaio: ingresso solenne in Diocesi.
15 febbraio: prima lettera pastorale Omnia nobis est Christus. 8 settembre: inizio visite pastorali (820 parrocchie visitate).
1957 – 5-24 novembre: grande Missione di Milano sul tema Dio Padre. (540 predicatori, 2 cardinali, 24 vescovi).
Costruzione chiese: 123 le sue chiese.
Fondazione sud-Rhodesia missione africana della Diocesi di Milano.
1958 – 9 ottobre: morte di Pio XII.
28 ottobre: elezione a Pontefice del Cardinal Angelo G. Roncalli con il nome di Giovanni XXIII.
15 dicembre: primo Concistoro, Montini primo della lista dei nuovi Cardinali.
1960: viaggio negli Stati Uniti e in Brasile.
1961: compie la visita ad limina.
1962: viaggio in Africa: Sud-Rhodesia, Sud Africa, Nigeria, Ghana.
12 ottobre: partecipa all’apertura del Concilio Vaticano Il. Suoi interventi nel periodo preparatorio e nella I Sessione.
1963 – 3 giugno: morte di Giovanni XXIII.
19 giugno: apertura conclave.
21 giugno: elezione a Pontefice con il nome di Paolo VI. 22 giugno: primo radiomessaggio al mondo.
30 giugno: incoronazione con la Tiara offerta dai milanesi, poi deposta e donata ai poveri!
10 agosto: nomina Mons. Giovanni Colombo suo successore come Arcivescovo di Milano.
18 agosto: visita all’Abbazia greca di Grottaferrata.
29 settembre: apre la n Sessione del Concilio.
4 dicembre: conclude la n Sessione del Concilio, promulgando la Costituzione apostolica sulla liturgia e il decreto sulle Comunicazioni sociali; annuncia il viaggio in Terra Santa, primo Papa, dopo S. Pietro, nella terra di Gesù.
1964 – 4-6 gennaio: viaggio in Terra Santa, giubilo nel mondo. Incontro con il Patriarca Athenagoras I.
17 maggio: annuncia la costituzione del Segretariato per i non Cristiani.
11 agosto: visita a Orvieto.
14 settembre – 21 novembre: III Sessione del Concilio Ecumenico Vaticano n. Proclama Maria SS. Madre della Chiesa. 24 ottobre: visita a Montecassino.
2-5 dicembre: viaggio in India.
1965 – 10 giugno: visita a Pisa per il xv Congresso Eucaristico nazionale italiano.
settembre: visita a Fumone, Alatri, Ferentino e Anagni. 11 settembre: visita a Carpineto e Colleferro.
14 settembre – 8 dicembre: IV Sessione del Concilio Ecumenico Vaticano II.
3-5 ottobre: viaggio negli U.S.A., visita all’ONU.
8 dicembre: solenne conclusione del Concilio Ecumenico Vaticano II (4 Costituzioni, 9 Decreti, 3 Dichiarazioni, 7 Messaggi) .
1966 – 23 febbraio: riceve l’Arcivescovo di Canterbury, M. Ramsey. 25 dicembre: celebra nella Cattedrale di Firenze la Messa della Notte di Natale.
1967-1968: nel XIX centenario del martirio dei S.S. Pietro e Paolo indice l’anno della Fede concluso col Credo del Popolo di Dio.
1967 – 13 maggio: viaggio a Fatima.
25-26 luglio: viaggio a Istanbul, Efeso, Smirne.
29 settembre: primo Sinodo dei Vescovi.
27 ottobre: riceve il Patriarca Athenagoras I.
1968 – 1° gennaio: lancia l’iniziativa della Giornata mondiale dedicata alla Pace.
22 – 25 agosto: viaggio in Colombia a Bogotà.
25 dicembre: celebra la Messa della Notte di Natale a Taranto tra i lavoratori del centro siderurgico.
1969 – 10 giugno: viaggio in Svizzera a Ginevra. Visita il Consiglio Ecumenico delle Chiese.
31 luglio – 2 agosto: viaggio in Uganda.
14 settembre: visita a Latina.
30 novembre: entra in vigore la nuova liturgia della Messa.
1970 – 24 aprile: viaggio in Sardegna.
9-12 maggio: riceve il Catholicos Armeno Vasken I.
26 novembre – 5 dicembre: viaggio in Asia, Australia, Oceania con soste a Teheran, Dacca, Manila (attentato), Isole Samoa nel Pacifico, Sidney, Djacarta, Hong Kong (messaggio alla Cina), Colombo.
1971- 30 giugno: inaugura la nuova aula delle udienze.
15 luglio: istituisce il Consiglio pontificio Cor Unum.
30 settembre: secondo Sinodo dei Vescovi.
25 – 27 ottobre: riceve il Patriarca Siro-Ortodosso di Antiochia.
1972 – 16 settembre: a Udine per il XVIII Congresso Eucaristico nazionale italiano con soste a Venezia e ad Aquileia.
25 dicembre: celebra la Messa della Notte di Natale tra i minatori del Monte Soratte.
1973 – 11 gennaio: istituito il Comitato per la famiglia.
23 giugno: inaugura la nuova collezione d’arte religiosa moderna dei Musei Vaticani.
1974 – 27 settembre – 26 ottobre: terzo Sinodo dei Vescovi.
24 – 25 dicembre: apre la Porta Santa in San Pietro inaugurando l’Anno Santo 1975.
1975 – 29 giugno: sul Sagrato di San Pietro ordina 359 sacerdoti.
14 dicembre: in Cappella Sistina bacia i piedi al Metropolita Melitone.
25 dicembre: Messa sul Sagrato di San Pietro per la chiusura dell’Anno Santo.
1976 – 8 agosto: visita a Bolsena.
1977 – 28-29 aprile: riceve il Primate anglicano Donald Coggan, Arcivescovo di Canterbury.
17 settembre: visita a Pescara per il XIX Congresso Eucaristico Nazionale italiano.
26 settembre: compie il suo ottantesimo anno.
30 settembre – 29 ottobre: quarto Sinodo dei Vescovi.
8 ottobre: inaugura una Mostra di opere di 80 artisti su S. Paolo offerta per il suo ottantesimo genetliaco.
1978 – 16 marzo: sequestro di Aldo Moro.
9 maggio: uccisione di Aldo Moro, 13 maggio: il funerale. 29 giugno: in San Pietro celebrazione del XV anniversario della sua incoronazione.
3 agosto: riceve a Castelgàndolfo il neo-Presidente della Repubblica Italiana Alessandro Pertini.
6 agosto: nel giorno della Trasfigurazione del Signore dopo aver ricevuto l’Eucaristia con ardente amore, fortificato dall’olio santo degli infermi alle ore 21,40 chiude il suo dialogo con la realtà terrena esaltata nel Pensiero alla Morte e nel Testamento, ripetendo il Pater noster con intensa devozione.
12 agosto: funerale celebrato sul Sagrato di San Pietro.
2014 – 19 ottobre: Beatificazione di Paolo VI in P.za S. Pietro ad opera di Papa Francesco, al termine del Sinodo straordinario sulla Famiglia.
2018 – 14 ottobre: Canonizzazione del Beato Paolo VI in P.za S. Pietro ad opera di Papa Francesco, al termine del Sinodo dei Vescovi sui Giovani.
Principali documenti del Beato Paolo VI
ENCICLICHE
- Ecclesiam suam: sulla natura, compiti e fìnalità della Chiesa (6 agosto 1964).
- Mysterium fidei: sulla dottrina e il culto dell’Eucaristia (3 settembre 1965).
- Populorum progressio: sul progresso e lo sviluppo dei popoli dell’umanità (26 marzo 1967).
- Sacerdotalis coelibatus: sul celibato sacerdotale (26 giugno 1967).
- Humanae vitae: sulla vita umana (26 luglio 1968).
EPISTOLE ENCICLICHE
- Mense Majo: per onorare la Madonna con particolari preghiere nel mese di maggio (29 aprile 1965).
- Christi Matri: per onorare la Madonna con particolari preghiere nel mese di ottobre (15 settembre 1966).
LETTERA APOSTOLICA
- Octogesima adveniens: in occasione dell’80° anniversario dell’Enciclica di Leone XlII Rerum novarum (14 maggio 1971).
ESORTAZIONI APOSTOLICHE
- Evangelica testificatio: sul rinnovamento della vita religiosa (30 giugno 1971).
- Marialis cultus: sul culto della Beata Vergine Maria (2 febbraio 1974).
- Gaudete in Domino: sulla gioia Cristiana (9 maggio 1975).
- Evangelii nuntiandi: sull’evangelizzazione del mondo nel nostro tempo (8 dicembre 1975).
Pensieri e scritti di San Paolo VI
Il Credo di Paolo VI
Il Credo del popolo di Dio pronunciato solennemente da Paolo VI il 30 giugno 1968.
Noi crediamo in un solo Dio, Padre, Figlio e Spirito Santo, Creatore delle cose visibili, come questo mondo ove trascorre la nostra vita fuggevole, delle cose invisibili quali sono i puri spiriti, chiamati altresì angeli, e Creatore in ciascun uomo dell’anima spirituale e immortale.
Noi crediamo che questo unico Dio è assolutamente uno nella sua essenza infinitamente santa come in tutte le sue perfezioni: nella sua onnipotenza, nella sua scienza infinita, nella sua provvidenza, nella sua volontà e nel suo amore.
Egli è Colui che è, com’egli stesso ha rivelato a Mosè; e egli è Amore, come ci insegna l’Apostolo Giovanni: cosicché questi due nomi, Essere e Amore, esprimono ineffabilmente la stessa realtà divina di colui, che ha voluto darsi a conoscere a noi, e che abitando in una luce inaccessibile è in se stesso al di sopra di ogni nome, di tutte le cose e di ogni intelligenza creata. [..]
Noi dunque crediamo al Padre che genera eternamente il Figlio; al Figlio, Verbo di Dio, che è eternamente generato; allo Spirito Santo, Persona increata che procede dal Padre e dal Figlio come loro eterno Amore.[..]
Noi crediamo in nostro signore Gesù Cristo, Figlio di Dio. Egli è il Verbo eterno, nato dal Padre prima di tutti i secoli, e al Padre consustanziale, homoousios to Patri; e per mezzo di lui tutto è stato fatto.[..]
Egli ha dimorato in mezzo a noi, pieno di grazia e di verità. Egli ha annunciato e instaurato il Regno di Dio, e in sé ci ha fatto conoscere il Padre. Egli ci ha dato il suo comandamento nuovo, di amarci gli uni gli altri com’egli ci ha amato.[..]
Noi crediamo nello Spirito Santo, che è Signore e dona la vita; che è adorato e glorificato col Padre e col Figlio.[..]
Noi crediamo che Maria è la Madre, rimasta sempre Vergine, del Verbo Incarnato, nostro Dio e Salvatore Gesù Cristo, e che, a motivo di questa singolare elezione, essa, in considerazione dei meriti di suo Figlio, è stata redenta in modo più eminente, preservata da ogni macchia del peccato originale e colmata del dono della grazia più che tutte le altre creature. [..]
Il Testamento di Paolo VI
Fisso il mio sguardo verso il mistero della morte, e di ciò che la segue, nel lume di Cristo, che solo lo rischiara; e perciò con umile e serena fiducia. Avverto la verità, che per me si è sempre riflessa sulla vita presente da questo mistero, e benedico il vincitore della morte per averne fugato le tenebre e svelata la luce.
Dinanzi perciò alla morte, al totale e definitivo distacco dalla vita presente, sento il dovere di celebrare il dono, la fortuna, la bellezza, il destino di questa stessa fugace esistenza: Signore, Ti ringrazio che mi hai chiamato alla vita, ed ancor più che, facendomi cristiano, mi hai rigenerato e destinato alla pienezza della vita.
Chiudo gli occhi su questa terra dolorosa, drammatica e magnifica, chiamando ancora una volta su di essa la divina Bontà. Ancora benedico tutti.
Pensiero alla morte di Paolo VI
Questa ovvia considerazione sulla precarietà della vita temporale e sull’avvicinarsi inevitabile e sempre più prossimo della sua fine si impone. Non è saggia la cecità davanti a tale immancabile sorte, davanti alla disastrosa rovina che porta con sé, davanti alla misteriosa metamorfosi che sta per compiersi nell’essere mio, davanti a ciò che si prepara.[..]
L’ora viene. Da qualche tempo ne ho il presentimento. Più ancora che la stanchezza fisica, pronta a cedere ad ogni momento, il dramma delle mie responsabilità sembra suggerire come soluzione provvidenziale il mio esodo da questo mondo, affinché la Provvidenza possa manifestarsi a trarre la Chiesa a migliori fortune.[..]
Né meno degno d’esaltazione e di felice stupore è il quadro che circonda la vita dell’uomo: questo mondo immenso, misterioso, magnifico, questo universo dalle mille forze, dalle mille leggi, dalle mille bellezze, dalle mille profondità. E’ un panorama incantevole. [..]
E voi, a me più vicini, più cordialmente. La pace sia con voi. [..]
E alla Chiesa, a cui tutto devo e che fu mia, che dirò? Le benedizioni di Dio siano sopra di te; abbi coscienza della tua natura e della tua missione; abbi il senso dei bisogni veri e profondi dell’umanità; e cammina povera, cioè libera, forte ed amorosa verso Cristo.
Amen. Il Signore viene. Amen.
Preghiera per la fede
Signore, io credo: io voglio credere in Te.
O Signore, fa che la mia fede sia piena, senza riserve, e che essa penetri nel mio pensiero, nel mio modo di giudicare le cose divine e le cose umane.
O Signore, fa che la mia fede sia libera: cioè abbia il concorso personale della mia adesione, accetti le rinunce ed i doveri che essa comporta e che esprima l’apice decisivo della mia personalità: credo in Te, o Signore.
O Signore, fa che la mia fede sia certa; certa d’una sua esteriore congruenza di prove e d’una interiore testimonianza dello Spirito Santo, certa di una sua luce rassicurante, d’una sua conclusione pacificante, d’una sua assimilazione riposante.
O Signore. fa che la mia fede sia forte; non tema le contrarietà dei problemi, onde è piena l’esperienza della nostra vita avida di luce; non tema le avversità di chi la discute, la impugna, la rifiuta, la nega; ma si rinsaldi nell’intima prova della Tua verità, resista alla fatica della critica, si corrobori nella affermazione continua sormontante le difficoltà dialettiche e spirituali, in cui si svolge la nostra temporale esistenza.
O Signore, fa che la mia fede sia gioiosa e dia pace e letizia al mio spirito, e lo abiliti all’orazione con Dio e alla consacrazione con gli uomini, così che irradi nel colloquio sacro e profano l’interiore beatitudine del suo fortunato possesso.
O Signore, fa che la mia fede sia operosa e dia alla carità le ragioni della sua espansione morale, così che sia vera amicizia con Te e sia in Te nelle opere, nelle sofferenze, nell’attesa della rivelazione finale, una continua testimonianza, un alimento continuo di speranza.
O Signore, fa che la mia fede sia umile e non presuma fondarsi sull’esperienza del mio pensiero e del mio sentimento; ma si arrenda alla testimonianza dello Spirito Santo, e non abbia altra migliore garanzia che nella docilità alla Tradizione e all’autorità del Magistero della santa Chiesa.
Amen.